lunedì 5 dicembre 2016

ANALISI DEL PERIODO

Analisi del periodo:
- Frase semplice e complessa
- Proposizione principale, coordinate e subordinate
- Proposizione implicita ed esplicita

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domenica 20 novembre 2016

Imagine di John Lennon

Imagine

Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today…

Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace…

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world…

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one
























Immagina

Immagina non ci sia il Paradiso
prova, è facile
Nessun inferno sotto i piedi
Sopra di noi solo il Cielo
Immagina che la gente
viva al presente…

Immagina non ci siano paesi
non è difficile
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace…

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno

Immagina un mondo senza possessi
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o fame
La fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero…

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno























domenica 9 ottobre 2016

La nascita delle civiltà

Dalla Preistoria alla Storia
La nascita della scrittura
Dal Paleolitico al Neolitico
La civiltà della Mesopotamia


Le civiltà mesopotamiche


Lo Stilnovismo

Caratteristiche principali dello Stilnovismo
GUINIZZELLI“Al Cor gentile rempaira sempre amore”
CAVALCANTI“Chi è questa che vén, ch’ogn’om la mira”


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Dante Alighieri

Puntata di "I grandi della letteratura italiana" dedicata a Dante Alighieri
(Copia il link in google per accedere)

http://www.rai5.rai.it/articoli-programma/i-grandi-della-letteratura-italiana-dante-alighieri/31557/default.aspx

Roma: la nascita e il periodo repubblicano


La sillabazione e l'accento latino



lunedì 3 ottobre 2016

La punteggiatura


La punteggiatura


La punteggiatura è la parte della grammatica che regola i segni della scrittura. La punteggiatura è importante perché, oltre a comunicare il senso della frase, ci aiuta a capire meglio il tono con cui leggere il testo.

Prima di tutto, va detto chiaramente che il testo scritto è diverso dal discorso parlato. Nel parlato possiamo permetterci una maggiore incoerenza, interruzioni, divagazioni, enfasi e toni particolari. Non sempre lo scritto può ricalcare efficacemente il parlato senza perdere chiarezza.
La correttezza grammaticale non è un capriccio, ma serve appunto a questo: a rendere il testo chiaro e comprensibile per tutti i parlanti.

In italiano i segni sono:

il punto .
la virgola ,
il punto e virgola ;
i due punti :
il punto esclamativo !
il punto interrogativo ?
i puntini di sospensione …
le virgolette « » o ” ” o ‘ ‘
la barra /
le parentesi tonde ( )
le parentesi quadre [ ]

Come si usano?

Il punto

Il punto è una pausa lunga e serve a chiudere e a separare frasi che hanno concetti differenti.
Le parole che seguono devono cominciare con la lettera maiuscola.Il punto può essere anche usato per abbreviare delle parole come: professore (prof.), dottore (dott.), signore (Sig.) ecc…
La virgola

La virgola è uno dei segni che dà più difficoltà. La virgola è una piccola pausa, serve a indicare i per la respirazione, a dare risalto ad alcune parti della frase, ma ha le sue regole. Come gli altri punti, lo spazio deve seguire la virgola e non precederla.

La virgola si usa:

con le parti della frase che si ripetono (es: gruppo di soggetti, gruppo di verbi o gruppo di complementi)

– gruppo si soggetti → es: Marco, Paola e Chiara suonano il violino.

– gruppo di verbi → es: Marco suona, compra e vende i violini.

– gruppo di complementi →  es: Marco suona il violino, il violoncello e il pianoforte.

con un vocativo (cioè quando ci si rivolge a qualcuno direttamente)

es:

→ Silvia, ti ricordi ancora?

→ Giacomo, non mi ricordo!

→ Ragazzi, di che cosa parlate?

con gli incisi (frasi con verbo che si inseriscono in altre frasi per aggiungere delle informazioni)

es:

→ Antonio, che è stato mio amico all’università, si è sposato oggi!

→ Ho visto Miranda, che è venuta alla cena lunedì, e stava bene.

→ Ho comprato una Ferrari, costata un milione di euro, e sono soddisfatto!

con un’apposizione (che è simile all’inciso ma serve a specificare una parola e non ha verbo)

es:

→  Mina, la celebre cantante di Cremona, ha deciso di fare un nuovo disco.

→  Monica Bellucci, attrice, tornerà al cinema con James Bond.

→ Laura Pausini farà una canzone con Giorgia, sua grande amica.

dopo sì e no

es:

→ Vieni? Sì, vengo!

→ Dormi? No, sono sveglio.

→  Viene? Credo di sì: verrà.

NON si usa:

tra soggetto e verbo

es:

→ Marco, suonava il violino. – NO

→ Marco suonava il violino. – SI

→ Marco e Giada, suonavano il violino. – NO

→ Marco e Giada suonavano il violino. – SI

→ Marco, Paola e Chiara, suonano il violino. – NO

→ Marco, Paola e Chiara suonano il violino. – SI

tra soggetto e complemento

es:

→ Marco suonava, il violino. – NO

→ Marco suonava il violino. – SI

→ Marco suonava, il violino e il violoncello. – NO

→ Marco suonava il violino e il violoncello. – SI

→ Marco suonava, il violino, il violoncello e il pianoforte. – NO

→ Marco suonava il violino, il violoncello e il pianoforte. – SI

tra un nome e il suo aggettivo

es:

→ Il film, italiano ha avuto grande successo. – NO

→ Il film italiano ha avuto un grande successo. – SI

→ Il film italiano ha avuto un grande, successo. – NO

→ Il film italiano ha avuto un grande successo. – SI

normalmente con le congiunzioni come: e, né, o, ma

es:

→ Vado a Roma, e a Milano. – NO

→ Vado a Roma e a Milano. – SI

→ Non mangio, né carne, né pesce – NO

→ Non mangio né carne né pesce – SI

ATTENZIONE! Come faccio a mettere in evidenza una parte della frase?La frase: Marco suona il violino.→ (domanda: chi suona il violino?) E’ Marco che suona il violino.
→ (domanda: chi suona?) Marco. (lui) suona il violino.

→ (domanda: che hobby avete?) Marco suona. Il violino, per esempio.

→ (domanda: che cosa suona Marco?) Il violino. Marco suona il violino.

La frase: Marco suona un vecchio violino

→ Marco suona un “vecchio” violino (in senso figurato: in realtà non è vecchio)

→ Marco suona un violino. Vecchio. (l’aggettivo vecchio qui vuole sorprendere/contraddire)

→ Marco suona un (vecchio!) violino. (tra le cose particolari che fa, Marco suona un vecchio violino)

Il punto e virgola

Il punto e virgola è un segno nato in Italia nel ‘500. Il suo inventore è stato Aldo Manuzio. Oggi, si usa sempre meno. Il punto e virgola indica una pausa intermedia tra la virgola e il punto e si usa quando gli elementi da separare non sono parole ma frasi subordinate o gruppi complessi. Viene ormai sostituito dal punto o dalla virgola in molti casi.

→ es: Dobbiamo capire quel che c’è da fare; quel che ci si aspetta che noi facciamo di volta in volta; la libertà e l’autonomia che ci vengono garantiti, a noi tutti, senza distinzioni di grado, per non scoprirlo da soli in seguito.

I due punti

I due punti si usano in tre casi.
nel discorso diretto

es:

→ Antonio mi ha detto: “Basta! Tra noi è finita”.

→ Gli ho risposto: “Io ti amo ancora”.

→ Lui mi ha allora sussurrato: “Andiamo a mangiare dal cinese?”

con gli elenchi ed enumerazioni

es:

→ Devo comprare: pasta, pane, uova, latte, zucchero e farina.

→ Gli invitati sono: Armando, Francesca, Giosuè, Piero e Monica.

→ Per essere felice mi basta poco: una villa, una Ferrari, un milione di euro in banca ecc…

quando la frase che segue è una spiegazione, un’argomentazione o una descrizione

es:

→ Avevo bisogno di vederti: senza di te mi manca l’aria.

→ Ti scrivo una lettera: è l’unico modo di dirti quel che penso.

→ Ho cominciato una dieta: nell’ultimo mese sono ingrassato 6 chili!

Il punto esclamativo

Il punto esclamativo segue le regole del punto ma evidenzia una certa emozione. Un punto esclamativo è sufficiente!es: 
→ Ti ho visto con Marina!

→ Sei un cafone!

→ Che bello!

Il punto interrogativo

Il punto interrogativo segue le regole del punto ma serve a formulare una domanda diretta. Un punto interrogativo è sufficiente.

es:

→ Mi hai visto con Marina?

→ Sono un cafone?

→ Bello, no?

I puntini di sospensione

I puntini di sospensione servono a sospendere una frase, lasciar intuire qualcosa senza dirlo. Sono tre. I puntini di sospensione non sostituiscono la virgola e non andrebbero usati frequentemente.es:
→ Marco, se tu mi amassi io…

→ Tu…?

→ Io… no, non lo posso dire!

Le virgolette

Le virgolette vanno messe prima della parola e prima e dopo le virgolette serve uno spazio.Le virgolette si usano:
per aprire e chiudere il discorso diretto

→ es: Mi ha detto: “Tra noi è finita!”

per fare una citazione

→ es: Siamo stati nel ristorante dove “nulla serve e nulla manca”, come dicevi tu.

per nominare i titoli

→ es: Il nuovo libro di Susanna Tamaro si chiama “Cuore di ciccia”.

La barra

La barra serve a esprimere un’alternativa tra due parole. Con la barra non si usano spazi.

es: 

→ Cercasi uomo/donna per lavoro stagionale.

→ Avrei bisogno di un appartamento centrale e/o economico.

Le parentesi tonde

Le parentesi tonde si usano con gli incisi (frasi con verbo che si inseriscono in altre frasi per aggiungere delle informazioni). Le informazioni all’interno della parentesi non devono essere necessarie per capire il testo.

→ es: Ieri sera (Giorgio non c’era) ho visto un film interessante sui dinosauri!

Le parentesi quadre

Le parentesi quadre si usano per delle note nei testi tipografici. Con tre puntini di sospensione all’interno […] vuol dire che nella citazione inserita manca una parte di testo.

             


Inviato da iPad

domenica 11 settembre 2016

Il Piccolo Principe




(Le Petit Prince) è l'opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry.
Pubblicato il 6 aprile 1943 da Reynal e Hitchcock in inglese, e qualche giorno dopo in francese, è un racconto molto poetico che, nella forma di un'opera letteraria per ragazzi, affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia.

I Longobardi

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