martedì 9 marzo 2021

Metastasio - Sogni e Favole

 PIETRO METASTASIO  (1698-1784)


Sogni e favole

Sogni, e favole io fingo; e pure in carte

Mentre favole, e sogni orno, e disegno,

in lor, folle ch’io son, prendo tal parte,

che del mal che inventai piango, e mi sdegno.

Ma forse, allor che non m’inganna l’arte,

più saggio io sono? E’ l’agitato ingegno

forse allor più tranquillo? O forse parte

da più salda cagion l’amor, lo sdegno?

Ah che non son quelle, ch’io canto, o scrivo,

favole son; ma quanto temo, o spero,

tutto è menzogna, e delirando io vivo!

Sogno della mia vita è il corso intero.

Deh tu, Signor, quando a destarmi arrivo,

fa’ che trovi riposo in sen del vero.

Fernando Pessoa - Autopsicografia

 FERNANDO PESSOA


AUTOPSICOGRAFIA


Il poeta è un fingitore.

Finge così completamente

che arriva a fingere che è dolore

il dolore che davvero sente.

E quanti leggono ciò che scrive,

nel dolore letto sentono proprio

non i due che egli ha provato,

ma solo quello che essi non hanno.

E così sui binari in tondo

gira, illudendo la ragione,

questo trenino a molla

che si chiama cuore.


1° aprile 1932


(Autopsicografia, da Una sola moltitudine, Adelphi, 1979 – 

Traduzione di Antonio Tabucchi)


I Longobardi

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